
Il nodo alla cravatta è un gesto semplice, unico e che ha attraversato i secoli. Ma non tutti sono in grado o riescono a scegliere quello corretto a seconda dell’outfit.
Un accessorio che non dovrebbe mai mancare, impreziosisce il look e dona un plus che salta subito all’occhio. Scopriamo insieme le tipologie di nodo alla cravatta e le curiosità in merito.
Nodo alla cravatta, come si sceglie?
Nella scelta di una cravatta sono da valutare alcuni fattori fondamentali, come il tessuto e la nuance. Successivamente è opportuno fare il nodo alla cravatta corretto e lineare allo stile scelto.
Se il nodo viene realizzato con metodo e cura, questo è in grado di mettere in risalto la bellezza dell’accessorio che diventa protagonista dell’outfit.
Ma qual è il nodo perfetto? In realtà, tutto dipende dalla larghezza dell’accessorio e dal suo tessuto, senza dimenticare la consistenza degli interni:
- Il Trinity non è consigliato quando la cravatta è in tweed o gli interni sono complessi, optando per un nodo semplice e lineare;
- Un nodo complesso a quattro si può scegliere se l’accessorio ha un materiale scivoloso – come la seta – ed è facilmente allungabile.
Questo significa che la cravatta è come un orecchino, una borsa e una scarpa: un errore potrebbe rovinare l’intero look.
Tipologie di nodi per la cravatta
Gli uomini nel tempo hanno inventato differenti nodi della cravatta e modalità per personalizzare il gesto. Le variazioni sono molteplici e arrivano a quasi 100, chiamate con nomi differenti a seconda dello stile. Una scelta vasta, anche se i nodi della cravatta utilizzati sono sempre gli stessi.
In linea generale se ne usano quattro principali: semplice, piccolo, windsor, mezzo windsor.
Nodo Windsor
Dal nome si può capire che questo sia il nodo british per eccellenza, con un omaggio al Duca di Windsor. In realtà, i reali non hanno mai usato questa tipologia di nodo ma una similare ampio e angolare.
Secondo alcune testimonianze, il nodo Windsor è stato inventato nel XX secolo per imitare lo stile del nodo reale e avvicinarsi ad un look perfetto ed elegante.
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Un altro nome per questa modalità e nodo Scappino, in onore di Domenico Scappino. L’imprenditore e inventore, nel 1930 ha fondato l’omonima azienda ed ha inventato questo modo di annodare la cravatta.
Le caratteristiche principali sono:
- Nodo triangolare e simmetrico
- Ideale per le camicie con collo francese aperto
- Ottimale per occasioni importante
- Da realizzare con cravatte in seta e lunghe, meglio se nascoste dal gilet
Nodo Mezzo Windsor
Similare a quanto sopra riportato, ma spesso e facile da realizzare (adatto a tutti), con meno passaggi rispetto al precedente. Si definisce un nodo da tutti i giorni e le sue caratteristiche sono:
- Ha uno stile triangolare ed elegante
- Deve essere portato con camicie a collo aperto
- Ideale per le cravatte fini
- Non ha limiti rispetto ai tessuti (ma è meglio una tipologia scivolosa).
Nodo Semplice
Il grande classico, facilissimo da realizzare e utilizzato tutti i giorni. Le sue caratteristiche principali sono:
- Ideale per un look business o casual
- Ottimale per cravatte di ogni tipologia e materiale
- Consigliato ai principianti
- Aiuta a definire la shape delle persone alte.