6 Maggio 2024

A soffrire di sindrome del colon irritabile sono in particolare le donne che vivono in un contesto urbano e lavorano a tempo pieno. Non è ancora stata individuata una causa precisa che scatena questa sindrome sebbene lo stress sembri comunque giocare un certo tipo di ruolo in questo quadro. La comparsa dei sintomi della colite peggiora notevolmente la qualità della vita e può diventare motivo di assenza dal posto del lavoro nelle fasi più acute. Tuttavia, a soffrirne sono anche altri soggetti perciò vale la pena andare a capire meglio di che cosa si tratta, come diagnosticarla, quali sono i sintomi principali e soprattutto come trattarla facendo riferimento anche al centro per l’ozono terapia a Roma poiché la miscela di ozono medicale si è dimostrato molto valida ed efficace.

Sindrome del colon irritabile: di che cosa si tratta?

Prende il nome di sindrome del colon irritabile una particolare patologia che comporta uno stato infiammatorio dei tessuti intestinali, in particolare quelli dell’ultimo tratto dell’intestino cioè il colon ma può possono essere coinvolti anche l’intestino cieco e crasso. È bene sapere che il tessuto intestinale è composto da dei cosiddetti villi cioè delle protuberanze che hanno una duplice motivazione d’essere. Anzitutto, si occupano dell’assorbimento di tutti i nutrienti. In secondo luogo, favoriscono anche il transito della materia organica.

In presenza di colite, altro nome con cui si può definire la sindrome del colon irritabile, i villi intestinali risultano essere più piatti e meno mobili. Inoltre, tutto il tessuto è molto irritato provocando una serie di sintomi caratteristici.

Colite: quali sono i sintomi?

Per iniziare, è bene dire fin da subito che la sintomatologia della colite è piuttosto variegata, motivo per cui i tempi per arrivare alla diagnosi corretta sono lunghi. Naturalmente, le persone che soffrono di colite e sindrome del colon irritabile hanno mal di pancia, crampi, gonfiore, meteorismo, flatulenza, nausea, difficoltà a digerire, reflusso. Sfortunatamente, questi sono appunto sintomi piuttosto generici dei disturbi gastrointestinali che possono far pensare a tante altre patologie differenti.

Ciononostante, una delle caratteristiche peculiare della colite riguarda l’alternarsi di fasi in cui è presente costipazione e difficoltà ad evacuare a momenti con evacuazioni più frequenti fino ad arrivare a diarrea, cioè feci non formate completamente. Sindrome del colon irritabile: come si diagnostica?

Chi dovesse iniziare ad avvertire i primi sintomi e ricondurli appunto alla colite, dovrebbe iniziare a tenere un diario alimentare dove indicare con precisione che cosa si mangia durante la giornata. A far bene, bisognerebbe anche specificare il numero delle sedute in bagno e le caratteristiche delle evacuazioni per permettere di collegare in maniera chiara l’effetto alla causa scatenante proprio perché la dieta gioca un ruolo determinante.

Non esiste un vero e proprio esame per diagnosticare la sindrome del colon irritabile ma occorre svolgere una serie di esami i quali i risultati poi verranno messi insieme da un gastroenterologo. Ad esempio, andranno svolte le analisi del sangue, le analisi delle feci fino anche alla colonscopia.

Colite e sindrome del colon irritabile: come si tratta?

Come è già stato anticipato in precedenza, il trattamento della colite parte sicuramente dalla cura della dieta. È necessario andare ad eliminare tutti quegli alimenti che provocano lo stato infiammatorio dei tessuti intestinali. Non c’è un alimento preciso al centro del mirino ma tutto dipende da un soggetto all’altro. Tuttavia, in generale, alcuni alimenti ricchi di zuccheri raffinati possono complicare la situazione.

Un trattamento che negli ultimi anni si è dimostrato davvero ottimale prende il nome di ozonoterapia. In un centro per l’ozono terapia a Roma si introduce per via rettare una miscela di ossigeno e ozono medicale che ha ottimi effetti sui tessuti andando a ridurre lo stato infiammatorio.

Di volta in volta, il trattamento comunque cambia in base alla fase della colite. In presenza di scariche diarroiche si utilizzeranno farmaci antispastici, ricordando anche di favorire il consumo di alimenti secchi come pasta e riso. Al contrario, in presenza di costipazione meglio favorire alimenti integrali e ricchi di fibre come frutta e vegetali in abbondanza senza dimenticare di assumere grandi quantità di liquidi che favoriscono naturalmente il transito intestinale. Meglio però evitare purghe e supposte per l’evacuazione che possono comunque irritare.